Rockwell AIM 65, gentilmente donato da Maurizio Viterbini.

Ho avuto la fortuna di utilizzare questo sistema di sviluppo a scuola e devo dire che, per l'epoca, era un sistema veramente pratico da usare.
La tastiera standard permetteva un rapido inserimento delle istruzioni, l'assembler consentiva l'inserimento dei codici mnemonici al posto dell'esadecimale e la stampante ed il single step consentivano un debug rapido ed efficiente.

Questa macchina era stata dichiarata ko dal donatore ma Alberto Rubinelli si è accorto subito di un filo dissaldato e quindi la riparazione è stata semplice. La verifica con la lente di ingrandimento non ha rivelato problemi solo che l'alimentatore, al posto dei 24 volt, ne fornisce 26,2... spero non gli faccia male. Adesso per farla partire bisogna accenderla alcune volte e spesso ripete più volte il tasto premuto ma, con calma, spero di riportarla in perfetto stato.

La cosa che mi ha stupito è che la stampante, che pensavo fosse l'unica parte non recuperabile, funziona perfettamente. La machina ha il Basic installato (si entra con la pressione del tasto 5) e stampa tutto di default (per farla smettere bisogna premere Control e Print su OFF).

Ecco il nostro AIM 65 dopo l'intervento:

AIM 65 acceso

Il case è stato fabbricato in Italia:

AIM 65 chiuso

Messaggio di boot:

AIM 65 boot

Interprete BASIC:

AIM 65 Basic

Stampante in funzione, spero di riuscire a trovare un rotolo di carta termica.

AIM 65 stampante

Prova su BIT: Bit numero 16

Prova su Jurassic News: Jurassic News numero 28

Pubblicità: AIM 65... come vi pare

Una miniera di informazioni le potete trovare sul sito di: Richard A. Cini, Jr